Significato delle Carte delle Sibille
Un mazzo di Sibille è composto da 52 carte. Come per i Tarocchi, esistono diversi mazzi di Sibille, la cui differenza varia a seconda del paese originario di produzione. Ogni carta è costituita da una rappresentazione figurata che illustra, anche attraverso una concisa didascalia, il suo significato divinatorio generale. Sono carte ricche di immagini e figure di animali, oggetti, persone appartenenti alla vita quotidiana. Mentre i Tarocchi, con i loro risvolti psicologici, parlano di complesse questioni esoteriche e di passaggi fondamentali dell’esistenza, le Sibille, con le loro immagini semplici e dirette, raccontano piccoli fatti: un piccolo mondo fatto di sentimenti, gesti, emozioni della vita quotidiana.
Un mazzo di Sibille è composto da 52 carte, costituite da una rappresentazione figurata che illustra il suo significato divinatorio generale. Nell’angolo sinistro in alto, è presente anche una piccola casella in cui è raffigurato il seme corrispondente al classico mazzo di carte da Ramino, mentre alla base della carta, è presente una didascalia che riassume i punti chiave di rappresentazione della figura.
I semi delle Sibille sono quelli tradizionali delle carte da Ramino: Cuori, Quadri, Fiori e Picche.
Seme di Cuori
Le carte che appartengono al seme di Cuori, riguardano la sfera dei sentimenti, delle emozioni e dell’affettività in generale. Fanno parte dell’elemento Acqua e dei segni Scorpione, Cancro e Pesci; parlano di eventi che accadranno durante la primavera.
- La Conversazione – La carta mostra una scena familiare in cui delle persone, elegantemente vestite, sono sedute intorno ad un tavolo, impegnate a conversare amabilmente tra loro. La scenetta si svolge in un salotto di casa e le persone hanno un atteggiamento confidenziale e disteso.
- La Casa – La carta mostra un palazzo dall’aria solida e imponente. Due scaloni laterali portano all’ingresso e ad un loggiato. Si intravede un cielo azzurro e privo di nuvole, che ispira pace e bellezza.
- Il Belvedere – Nella carta vediamo una giovane donna vestita con molta eleganza, nell’atto di scrutare l’orizzonte con un cannocchiale (stranamente tenuto nel verso contrario). La donna si trova in un terrazzo panoramico, il suo atteggiamento fa pensare a una donna che attende la persona amata: è la dolce attesa che a volte può essere straziante, lancinante, ma comunque è un’attesa piacevole, perché è implicita la bella sorpresa che sembra imminente.
- L’Amore – Nella carta è raffigurato un Cupido alato nell’atto di scoccare la fatidica freccia: il suo volto è sorridente, anche se una benda gli copre gli occhi e il cielo in cui vola non è completamente sereno: l’Amore è cieco, si dice, e non sai dove ti può portare, sicuramente in un cielo azzurro, ma con qualche nuvola di passaggio.
- Allegrezza di cuore – La carta mostra tre giovani, una donna e due uomini, che danzano gioiosamente e serenamente. Sembrano vestiti a festa e nelle loro movenze, esprimono allegria e gioia di vivere La loro giovane età ci ispira la speranza e l’allegria di cuore, mentre il cielo azzurro, dietro loro, contribuisce a rendere la scena rasserenante e piacevole.
- Il Denaro – In questa carta è raffigurata una grossa cassaforte aperta colma di denaro, documenti importanti e sacchetti pieni di oggetti preziosi. La foggia stessa del mobile dà maggior valore al contenuto: la cassaforte è massiccia, solida e imponente, le sue ante sono semichiuse, quasi a sottolineare l’importanza che si dà al denaro che contiene, e il proposito di usarlo con molta parsimonia, magari di tramandarlo, a favore della famiglia e di un eventuale erede.
- L’Artista – Seduto in una poltrona in modo comodo e disinvolto, vediamo un uomo vestito in modo molto elegante. dall’ espressione assorta e intelligente. Poggia la mano su un libro chiuso, come se avesse dimestichezza con la lettura e la cultura. L’ambiente in cui si trova ha una intera parete piena di libri: è il tipico studio di un uomo colto, che ama la lettura e sa impiegare le sue energie psichiche al meglio. E’ un uomo intelligente e dotato di grande creatività, un uomo che attraverso la lettura e lo studio, si è formato un bagaglio culturale che lo predispone a trovare una soluzione per ogni problema.
- La Speranza – Nella carta vediamo una giovane donna seduta in riva al mare: in mano ha un’ ancora, guarda l’orizzonte e il mare azzurro, come in fiduciosa attesa di qualcuno che sta arrivando. Il suo atteggiamento è calmo e dolce, l’ancora che regge in mano è già una certezza di un arrivo atteso e desiderato.
- La Fedeltà – Nella carta viene raffigurato un cane seduto accanto alla tenda, presumibilmente, del suo padrone, il cui cappello è appoggiato in terra. Questo cane sembra fare la guardia agli oggetti del suo padrone, in attesa del suo ritorno. Fedele e tranquillo, l’animale ispira sicurezza e senso di protezione.
- La Costanza – Nella carta vediamo una donna dall’atteggiamento sicuro di sè, appoggiata ad una colonna di quello che sembra un tempio antico in rovina. Il suo viso è sereno e la posizione del suo corpo e delle sue braccia, lasciano trapelare un ottimismo che è quasi una sfida. Dietro di lei il sole sta nascendo, quasi a sottolineare che, nonostante il tempio sia andato in rovina, un nuovo giorno sta nascendo, pieno di premesse positive e speranza.
- L’Amante – Un giovane biondo e dall’espressione dolce e serena, è seduto sotto la finestra aperta della sua bella, in mano ha uno strumento musicale che sembra un liuto e sembra intento a fare una serenata, senza perdere mai d’occhio la finestra, con la speranza di vedere arrivare la sua amata.
- L’Amatrice – Nella carta è raffigurata una giovane donna castana, la sua espressione è dolce e tranquilla, è seduta sotto un albero e sembra leggere una lettera, forse in attesa del suo amato. I suoi vestiti e la sua acconciatura sono eleganti, la sua espressione è saggia e serena: è una fidanzata, una moglie, un’amica fidata, una persona a cui si può chiedere un consiglio senza la paura di essere ingannati o criticati.
- Il Gran Signore – L’uomo rappresentato nella carta colpisce per la sua distinzione e per la sua aria sicura e gentile: è un uomo non giovanissimo, elegantemente vestito, ha una barba curata e folta, un mantello appoggiato sulle spalle e un cappello con delle piume variopinte. L’uomo, alla cintura, ha una spada che si intravede in modo discreto e non aggressivo. La sua aria è pacifica e autorevole, è l’uomo pronto a difendere la sua famiglia, ma anche l’uomo gentile capace di grande generosità e attenzione.
Seme di Quadri
Le carte appartenenti al seme di Quadri, rappresentano tutte le questioni d’affari, economiche di lavoro. Corrispondono all’elemento Terra e ai segni del Toro, della Vergine e del Capricorno; i fatti a cui si riferiscono, accadranno prevalentemente durante l’inverno.
- La Stanza – Siamo nel cuore della nostra casa: la carta raffigura un ambiente elegante, presumibilmente un salotto, pieno di quadri e specchiere e dall’aspetto intimo e familiare. La presenza di due poltrone e un tavolo con dei calamai pronti per essere usati, fanno intendere di trovarci in un locale dove si vive, si lavora e si riceve gente. Il tono caldo e familiare della stanza, può darci rassicurazioni in merito alla tranquillità degli eventi che la animano: è una parte della casa in cui il consultante si sente a suo agio e dove invita chi egli desidera.
- La Lettera – Ecco un biglietto in arrivo: un cartoncino bianco su cui è scritto un indirizzo che in molti mazzi delle Sibille italiane, è il nome dell’azienda produttrice Masenghini di Bergamo che le produsse per tanti anni, a partire dal 1880. La lettera è tenuta solo da una mano, quasi a sottolineare il mistero del mittente e a circoscrivere l’interesse sul cartoncino stesso.
- La Donna di Servizio – Nella carta si vede una graziosa ragazza bruna, il cui abbigliamento semplice, ma pulito e gradevole, denota una ragazza del popolo, senza fronzoli o civetterie particolari. In una mano regge un mazzo di fiori, mentre nell’altra ha un fazzoletto pulito. Regge inoltre un cesto pieno di fiori variopinti e l’ unica civetteria che si permette, è un fiore tra i capelli, pettinati con cura e garbo. E’ l’immagine della grazie semplice e disponibile, della bontà d’animo e della gentilezza.
- Il Gatto – Su una sedia, davanti a una dispensa aperta piena di provviste, vediamo comodamente seduto un gatto che sembra fare da guardia al cibo. L’ambiente è una cucina e il gatto fa parte della famiglia, coccolato e nutrito, ha quasi l’aria di padrone di casa, ha accesso alla dispensa e sa di potersene servire quando desidera. Il gatto si strofina e fa le fusa, ma dispone di artigli che può usare proprio nel momento in cui sembra essere più sopito e tranquillo.
- La Malinconia – Mesta e sconsolata, vediamo una donna seduta davanti ad una croce piantata nel terreno. Si regge il viso con una mano, sembra stanca al punto da non riuscire a tenere gli occhi aperti, il suo è un abbattimento morale e fisico, il suo atteggiamento è di grande tristezza e passività: Ci sono dei fiori accanto alla croce e sullo sfondo c’è un albero verde e vigoroso, simbolo di una speranza che non deve mai mancare e deve sostenere chi, nel ricordo di una felicità perduta, non sa reagire e si lascia andare al dolore e al rimpianto.
- Il Pensiero – La carta raffigura un uomo dall’aria molto distinta, dall’atteggiamento pensieroso e meditabondo. Il suo abbigliamento elegante e il mobilio del suo studio, lo identificano come un colto, un pensatore, un uomo di scienza. Vicino c’è un tavolo con dei fogli di carta, dei calamai e delle penne: questi sono i suoi strumenti e li userà non appena avrà trovato una soluzione ai quesiti che tengono occupata la sua mente.
- Il Bambino – Nella carta è raffigurata una culla molto graziosa, dentro la quale dorme un tenero bambino riccioluto. Si respira un’atmosfera serena e gioiosa, calma e piena di promesse: il bambino nella culla dorme sorridendo, quasi pregustando, o sognando, il suo avvenire pieno di felicità e di cose belle.
- L’Omaggio di Preziosi – Uno scrigno verde è su un tavolino a tre piedi dalla foggia elegante e raffinata. Dentro lo scrigno, che è aperto, ci sono gioielli e preziosi in grande quantità, probabilmente un ricco dono fatto da una persona agiata e potente. L’ambiente in cui si trova questo tavolino, è una sala elegante e ben illuminata da una grande finestra, oltre la quale si vede un cielo azzurro e limpido.
- I Deliranti – Nella carta sono raffigurati tre giovanotti che avanzano gesticolando e camminando in modo disordinato e scomposto. Dalla loro espressione si deduce che stanno parlando in modo sconnesso, forse sono ubriachi o comunque in stato confusionale. Si sorreggono l’un l’altro e procedono a stento, barcollando disordinatamente, come in preda al delirio.
- Il Ladro – Vestito in modo abbastanza misero e disordinato, la carta ci mostra un giovane uomo dall’aria truce e malvagia, nell’atto di introdursi furtivamente in una ricca casa, passando da una finestra incautamente lasciata aperta. I suoi piedi nudi ci fanno intendere che è un uomo povero, oppure che ha tolto le scarpe per non fare rumore: tutto ciò denuncia chiaramente le sue cattive intenzioni. Nella stanza si intravede un grande mobile, forse una cassaforte, che presto sarà oggetto di interesse di questo miserabile individuo.
- Il Messaggero – Nella carta vediamo un giovane uomo con la divisa da postino, che reca una lettera in mano, pronto a recapitarla. Il suo aspetto è ordinato e composto e non sembra affaticato per la strada che sta percorrendo: per fare la consegna, attraversa campagne e colline con coraggio e pazienza, è un messaggero e si sente responsabile di un incarico importante e delicato. Sullo sfondo si vede una città, il cielo è azzurro e la campagna verdeggiante: in una scena simile si intuisce che la notizia in arrivo è buona e recherà gioia e sorpresa in chi la riceverà.
- Donna Maritata – Nella carta è raffigurata una madre dolce e premurosa, nell’atto di stringere a sè i suoi due bambini. Il suo abbigliamento e la sua acconciatura sono gradevoli, eleganti ma non ricercati, gradevoli, se pur modesti. Il suo atteggiamento è materno, dolce e accogliente, in contraddizione alla didascalia che stranamente la descrive “perfida e gelosa”: l’angolo domestico che le fa da cornice è accurato e pulito, reso ancor più accogliente da un vaso pieno di fiori che è sul tavolo. I bambini hanno un’espressione amorevole e tenera: questa donna è una brava madre e i suoi figli sono l’oggetto del suo amore.
- Il Mercante – La carta mostra un uomo con i caratteristici abiti da mercante, mentre guarda assorto e a braccia conserte, le merci in arrivo o in partenza. Ai suoi piedi infatti, vediamo pacchi, scatole e botti: merci di valore destinate al mercato da quest’ uomo dall’aria scaltra, intelligente e attenta. La posizione delle sue braccia denota una grande sicurezza di sè, ma anche un po’ di presunzione e arroganza: sa di essere abile negli affari e non perde d’occhio i suoi traffici, che gli hanno reso ricchezza e benessere.
Seme di Fiori
Le carte che appartengono al seme di Fiori, indicano le novità e gli eventi positivi, sono energiche e creative. Fanno parte dell’elemento Fuoco e dei segni dell’Ariete, Leone e Sagittario; parlano di fatti che, in prevalenza, accadranno durante l’estate.
- L’Imeneo – Nella carta vediamo un tipico gesto del rito nuziale: due mani, quella di un uomo e quella di una donna, sono in procinto di scambiarsi la fede che è il simbolo della loro unione sacra ed eterna. Sullo sfondo si vede un fuoco acceso, che rende l’atto ancora più solenne e significativo.
- La superbia – La carta presenta un magnifico pavone che fa sfoggia di se stesso con i bellissimi colori della sua coda aperta a ruota. Il suo passo è regale mentre attraversa un piccolo corso d’acqua limpida e dietro questo si nota un muretto che delimita la scena stessa. Dietro il muretto si intravede la campagna aperta, alberi rigogliosi e un cielo azzurro e sereno.
- Il Viaggio – Nella carta è raffigurato un giovane e prestante cavaliere in sella al suo cavallo bianco: è vestito con cura ed eleganza, ha un cappello con piume variopinte in testa, non ha l’aria di un guerriero che parte per una guerra, ma di una persona che si spinge fuori dalle mura di cinta della sua città, per fare una passeggiata o un tragitto sereno e tranquillo. Non ha armi con sè, il suo è un atteggiamento nobile, generoso e pacifico, mentre tiene le briglie del suo cavallo con disinvoltura e sicurezza. Alle sue spalle si intravede un castello o comunque una città, la scena è tranquilla, pacata e rilassante.
- L’Amica – La giovane donna raffigurata nella carta è l’immagine stessa della gentilezza, del garbo e della disponibilità. Giovane, sobriamente elegante, con una cuffia da cui escono dei merletti, questa donna è in piedi davanti a un caminetto sulla cui mensola è appoggiato un vaso di fiori. Con la mano sembra offrire una poltrona alla persona che arriva a farle visita: il suo è un gesto molto semplice e gentile verso l’ospite che lei accoglie in casa come un familiare o una persona molto cara.
- La Fortuna – La carta mostra una figura femminile seminuda, con i capelli sciolti e avvolta solo da un drappo rosso e leggero che la copre solo parzialmente. Il suo viso è sorridente e sereno, regge in mano una cornucopia traboccante di fiori colorati e ai suoi piedi vediamo una ruota e delle nuvole azzurrine.
- La Consolante Sorpresa – Nella carta è rappresentato un giovane uomo nell’atto di trascinare con una rete verso di sè, qualcosa di inaspettato e piacevole, da un ruscello limpido che scorre accanto ai suoi piedi: un sacchetto pieno di monete è il trofeo della sua vittoria, i suoi occhi brillano di piacere e soddisfazione e il suo viso esprime gioia e sorpresa. La scena si svolge in una campagna rigogliosa e verdeggiante, il cielo è senza nuvole e si respira un’atmosfera festosa e serena.
- La Gran Consolazione – Nella carta vediamo un uomo seduto comodamente su un grande sasso in aperta campagna. La sua testa è reclinata e appoggiata alla mano, si è addormentato e sta sognando una ricompensa alle sue fatiche. In una nuvoletta sopra la sua testa ci sono i simboli della vittoria e della ricchezza: una corona di alloro, un anello, un sacchettino pieno di soldi. Intorno si vedono alberi lussureggianti che spiccano su un cielo particolarmente azzurro e limpido: l’immagine della pace e della prosperità.
- La Riunione – Ecco due innamorati in un loro momento di dolce dialogo e tenerezza. Sono entrambi nobili nell’aspetto, vestiti con cura ed eleganza: la donna è seduta e, guardando dolcemente il suo amato, gli tiene la mano con fiducia e serenità. L’uomo, in piedi accanto a lei, le appoggia una mano sulla spalla, con un atto molto intimo e rispettoso. Si guardano sorridendo e si intende chiaramente che il loro è un incontro galante, piacevole, desiderato. Dal loro atteggiamento si deduce chiaramente che stanno parlando del loro futuro insieme, di progetti importanti condivisi e desiderati.
- L’Allegria – La carta ci offre la gioiosa immagine di tre giovanotti che stanno festeggiando qualche lieto evento, o forse la loro stessa gioventù, davanti ad un’osteria. Sono vestiti modestamente, due di loro sono seduti ad un tavolaccio rustico e chiacchierano tra loro serenamente, il terzo giovane è in piedi accanto a loro e sembra esultare, alzando con una mano il bicchiere pieno di vino, e tenendo la bottiglia con l’altra: sta brindando allegramente e con i suoi compagni, sta facendo una gioiosa e spensierata baldoria.
- La Leggerezza – Una farfalla dalle ali variopinte è posata su un fiore rosso. Dietro questa scena leggera e gioiosa, si vede il mare azzurro e un cielo sereno. La carta della Leggerezza mostra questa immagine che suscita allegria e pace. La farfalla è attirata dai colori e dai profumi di questi fiori variopinti e si sofferma su di essi con leggiadria, ma si intuisce dalle sue ali aperte, che presto riprenderà a volare e a posarsi su altri fiori, perchè questa è la sua vita.
- Il Domestico – La carta raffigura un giovane uomo, dai tipici vestiti da maggiordomo o da portiere di albergo. Indossa una livrea blu con dei bottoni dorati, in mano ha un cappello e ha un’aria elegante, precisa ed educata. Ispira sicurezza e discrezione muovendosi nel salone della casa in cui presta servizio. La didascalia che lo descrive “nemico e untuoso” , a mio parere è da riferire alla carta capovolta, nulla è stonato o ambiguo nel suo aspetto, la sua presenza infonde simpatia e sicurezza.
- La Giovine Fanciulla – Una giovane ragazza bionda, vestita con grazia e modestia, procede in una strada ai cui lati ci sono vasi con fiori variegati e allegri. L’atteggiamento è modesto e dolce, si intuisce un carattere gentile e sincero: questa scena offre la carta della Giovane Fanciulla, una figura femminile aggraziata e ingenua che contraddice, anche in questo caso, la didascalia che la carta presenta e che sembra più pertinente al lato negativo di questa Sibilla.
- Il Dottore – La carta mostra un distinto dottore in piedi davanti al capezzale di un ammalato, nell’atto di tastargli il polso: la sua espressione è seria e pensierosa, mentre assiste l’ ammalato con modi protettivi e professionali. Il Dottore ha appoggiato il suo cappello su un tavolino accanto al letto, dimostrando educazione e una piacevole intenzione di fermarsi tutto il tempo necessario per la visita. L’ammalato porge fiducioso il polso e si affida a quest’uomo, aspettando un suo consiglio e un suo parere.
Seme di Picche
Le carte appartenenti al seme di Picche, parlano di intelligenza e di coraggio, di azioni valorose e di lotte ardue. Corrispondono all’elemento Aria e ai segni di Bilancia, Acquario e Gemelli; indicano fatti che avverranno durante l’autunno.
- Il Dispiacere – La scena che questa carta rappresenta è triste e angosciosa: vediamo una donna in piedi accanto ad un tavolino, su cui è posata una lettera aperta. La donna sta piangendo disperatamente, nascondendo il viso in un fazzoletto bianco: è affranta, sgomenta e scossa da singhiozzi irrefrenabili, ha ricevuto una brutta notizia, una notizia che non si aspettava e che l’ha fatta precipitare in un abisso di lacrime e sofferenza.
- La Vecchia Signora – Ci troviamo di fronte a un quadretto molto rassicurante e sereno: una vecchia e simpatica signora è comodamente seduta su una poltrona e si copre le gambe con una soffice coperta. Ha un aspetto ordinato e grazioso, in testa ha una cuffietta di merletto e un’espressione tranquilla e dolce. L’ambiente di questa scena è un salotto piacevole e grazioso, accanto alla poltrona c’è un vaso di fiori che rallegra la stanza e l’impressione che suscita la carta è di grande tranquillità e pulizia.
- Il Vedovo– La carta ci offre un quadro molto triste e sconsolante: in un camposanto un uomo, a testa bassa, si sofferma davanti ad una tomba contrassegnata da una croce. E’ vestito con eleganza, tiene tra le mani il cappello in segno di rispetto e la sua espressione è mesta e sconsolata. L’uomo sembra riflettere o pregare, la sua espressione è addolorata e triste.
- L’Ammalato – Nella carta vediamo un uomo dall’aspetto sofferente e stanco, giace nel suo letto e non sembra dare segni di vita. Ha il capo reclinato da una parte e accanto a lui c’è un tavolino su cui si trovano delle medicine e un bicchiere. L’immagine è triste e suscita compassione, è un ammalato che tuttavia spera ancora in una guarigione. Sopra il letto vi è un’immagine sacra e ai lati due acquasantiere verdi, oggetti che insieme alle medicine sul tavolino, fanno pensare che la speranza in una guarigione è ancora presente, anche se molto debole.
- La Morte – La carta mostra una bara molto spoglia ed essenziale, appoggiata a due sedie che la sorreggono. Sopra di essa c’è una candela accesa e l’immagine di un teschio che rafforza l’impatto violento, drastico, doloroso della carta. La stanza che fa da cornice, è anch’essa nuda, spoglia: la morte è l’epilogo della vita, ma anche l’inizio di una nuova esistenza, e la candela accesa ne è il simbolo.
- I Sospiri – Una giovane fanciulla è inginocchiata su uno scoglio in riva al mare. In mano ha un fazzoletto che lascia intendere che ha versato qualche lacrima. Il suo sguardo trepidante è rivolto verso il mare azzurro, dove sta passando una nave: è in attesa di un arrivo o è triste per una partenza? L’atteggiamento della donna è attento e pieno di attesa, intorno a lei c’è solo il mare, e al mare affida i suoi sospiri.
- La Disgrazia – Questa Sibilla corrisponde alla Torre dei Tarocchi, anche qui troviamo un’immagine tragica e violenta: una torre sta bruciando dall’interno, lingue di fuoco escono dalla porta e dalle finestre, mentre un fumo denso riempie l’aria e strutture di legno precipitano sul terreno. La presenza di erbe verdi e foglie fresche nella figura, è presagio di speranza e di qualcosa che può rinascere dopo la tragedia.
- La Gelosia – Nella carta vediamo un gentiluomo nell’atto di compiere un insano gesto contro se stesso. Il viso dell’uomo è stravolto dalla disperazione e forse anche dall’alcool: ai suoi piedi infatti c’è una bottiglia vuota, che indica l’abuso che l’uomo ha fatto in preda allo sconforto. Viene da domandarsi cosa ha portato l’ uomo a prendere una decisione così estrema e folle, quale vicenda sentimentale o finanziaria ha potuto causare tanta sofferenza e disperazione? Accanto a lui un fiume scorre sotto un ponte: la vita è come quell’acqua: continua a fluire e ogni giorno porta gioie e dolori, piaceri e tragedie.
- La Prigione – Mesto e afflitto, un uomo è seduto in una prigione, lo sguardo chino quasi a riflettere sugli errori o le cause che l’hanno condotto in quella condizione. Una catena lo costringe all’immobilità, in una situazione penosa e umiliante e un vaso, accanto a lui, è l’unico oggetto che gli ricorda la vita fuori dalle mura di questa prigione tetra e pesante come l’assenza della libertà.
- Il Militare – La carta mostra un soldato in divisa, nell’atto di intraprendere un’azione militare: nelle mani ha una baionetta pronta per essere usata, il suo atteggiamento è fiero e coraggioso, ma pur sempre aggressivo e non benevolo. Ha lo sguardo rivolto verso una città arroccata su una montagna e sembra accingersi alla salita con animo audace e temerario.
- Il Nemico – Vediamo un individuo dall’aria misteriosa e ostile, avvolto in un mantello scuro, mentre con fare ambiguo e poco rassicurante, attraversa la strada guardandosi alle spalle. Il suo aspetto incute timore e ansia, il mantello che indossa gli serve per nascondersi, ma anche per celare un’arma: è un nemico, un uomo da cui bisogna guardarsi, un individuo che è pronto a tramare contro di noi.
- La Nemica – Nella carta è raffigurata una donna avvolta in un mantello e dall’aria minacciosa e perfida. In una mano stringe un pugnale e nell’altra ha una maschera, che evidentemente le serve per non farsi riconoscere. Il suo viso, anche se giovane e bello, ha un’espressione truce e malvagia, i suoi non sono pensieri positivi e benevoli, ma sembra pronta a sferrare un colpo non appena avrà l’occasione di farlo. La figura sembra sostare in un angolo sporco e squallido di una strada, che rende la scena ancora più inquietante e sinistra.
- Il Sacerdote – La carta mostra un sacerdote col suo abito talare rigoroso e ordinato, mentre cammina in un orto delimitato da un muretto, oltre il quale si vede un edificio sacro sormontato da un campanile e una croce. I suoi piedi sono a contatto con zone erbose verdi e fresche, ma dietro di lui si nota un albero spoglio e quasi arido. “Dura lex, sed lex” dicevano i latini ed effettivamente qualsiasi legge umana o divina, se applicata in maniera rigorosa e spietata, può risultare arida e severa.
Interpretazione delle Sibille
Le Sibille, come i Tarocchi, hanno un loro linguaggio personale e particolare. L’approccio però, secondo il mio parere, è completamente diverso. I Tarocchi, lama per lama, arcano per arcano, hanno un loro linguaggio generalmente riconosciuto, possiedono regole intrinseche da cui è difficile sfuggire: la mano della cartomante, sorretta dalla sua sensitività e dalla forza del fato, stende le lame, ma sono essenzialmente gli arcani a parlare. I Tarocchi possiedono un loro linguaggio autonomo, che viene esternato attraverso la stesura e dichiarato attraverso la cartomante.
Le Sibille invece, al di là di un loro significato visivo comunemente riconosciuto, sono carte che vanno innanzitutto “sentite”: la cartomante , in base alla sua sensitività, al suo vissuto, alla sua sensibilità, dà a queste carte un significato, un valore, un linguaggio assolutamente personale, che contraddice spesso quello che può essere il messaggio graficamente diverso e contrario della carta. La divinazione è ricca di piccoli particolari, gesti, sfumature, “chiacchiere” appunto. Le Sibille sono carte umane, leggere, parlano al cuore, sono carte amiche, confidenziali e fidate.
Madamoiselle Lenormand e le Sibille in Cartomanzia
Marie-Anne-Adelaïde LeNormand, più nota come Madamoiselle Lenormand, fu una famosa cartomante francese, il cui nome è legato alla storia della cartomanzia a partire dall’800, fino ai nostri giorni. Il suo nome è legato a un mazzo di carte divinatorie di sua invenzione, replicato in centinaia di varianti e diffuso, ancora oggi, in tutto il mondo.
Personalità complessa, un po’ istrionica e dotata di vivace fantasia e acuta sensitività, Marie Anne Adelaïde nacque in Normandia 16 settembre del 1768, anche se lei dichiarava, in contrasto con i documenti ufficiali anagrafici, di essere nata il 27 maggio 1772. Le vicende della sua vita seguono due direzioni diverse, a causa del suo modo di raccontarsi, in contraddizione alla realtà storica documentata ed effettiva. Marie Anne amava inventare se stessa, attribuendosi episodi e vicende che lei stessa riteneva più consone alla sua personalità. I diari della donna sono un evidente tentativo di accreditare le sue doti di veggente e sono spesso in contrasto con le ricerche svolte dagli storici a partire dall’epoca stessa in cui lei visse. La “Sibilla dei salotti” diceva di essere stata ospite, da bambina, nel convento reale di Alençon, mentre in realtà frequentò una semplice scuola diretta da suore benedettine. I primi “segnali” della sua chiaroveggenza sono riconducibili a quel periodo, durante la sua permanenza in convento e divennero inequivocabili quando si trasferì nella turbolenta Parigi nel periodo che seguì la Rivoluzione Francese.
Madamoiselle Lenormand, del suo soggiorno parigino nel 1790, raccontò l’assidua frequentazione dell’aristocratico salotto di Madame de La Saussotte, mentre in realtà andò nella capitale solo nel 1793 e lavorò per un periodo in una lavanderia. In quegli stessi anni conobbe un’indovina, Madame Gilbert, un‘altra famosa cartomante dell’epoca, che le insegnò i rudimenti della divinazione tramite la chiromanzia e la conoscenza dei tarocchi di Etteilla, pseudonimo di Jean-Baptiste Alliette, occultista francese dell’epoca. Quest’attività, all’epoca ancora illecita, la portò davanti a un giudice, che decretò un breve periodo di carcere. L’argomento della sua breve prigionia è piuttosto controverso, come del resto tutta la storia di Lenormand che era un’abile promotrice di se stessa: Marie Anne raccontava di essere stata la confidente dell’imperatrice Giuseppina di Beauharnais, al punto che la sovrana le permise di pubblicare l’analisi chiromantica della sua mano sinistra in uno dei suoi libri, anche se la mano che appare nel libro è la destra. Mademoiselle Lenormand raccontava di essere in confidenza anche con lo stesso imperatore Napoleone Bonaparte, a cui aveva svelato la sua intenzione di divorziare da Giuseppina. Napoleone la fece incarcerare due volte per motivi politici, anche se ogni cartomante può facilmente immaginare il vero motivo di tali condanne… Madamoiselle Lenormand raccontò inoltre, molti anni più tardi, di aver predetto la morte del re Luigi XVI, e che questa sconvolgente predizione divenne di pubblico dominio, dandole la fama desiderata e necessaria per aprire uno studio in Rue de Tournon, al centro di Parigi, con una semplice targa che recitava: “Mademoiselle Lenormand, libraire”. Madamoiselle Lenormand infatti non si limitava solo ai consulti con i suoi clienti, ma in quegli anni scrisse quella che è una vera e propria miniera di manoscritti con appunti e studi, molti dei quali purtroppo sono andati irrimediabilmente persi. Presto i suoi responsi furono richiesti anche da illustri personaggi del nuovo regime. Molti furono i suoi detrattori, tra i quali anche qualche giornalista suo contemporaneo, che affermarono che tutte queste frequentazioni erano frutto della fantasia della Sibilla d’Alençon, e che anche le sue presunte profezie erano sempre post factum, ma si sa, ciò che non si comprende fa sempre paura…
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